Parco Pollino.Presentato il riconoscimento della Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle aree protette

«Non era scontato che Europarc ci concedesse l’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile. Il Parco nazionale del Pollino è un parco complesso, il più esteso e antropizzato d’Italia con realtà che stanno dentro con motivazione a altre che soffrono. Ciò conferisce ancor più valore al risultato raggiunto, che dimostra come le attività intraprese in questi anni dall’Ente Parco – che sono poi parte integrate del Piano di Azioni che ne comprende ben 61 – siano ritenute valide a livello europeo».
Così il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, questo pomeriggio (venerdì 14 novembre), durante la conferenza stampa di presentazione della decisione della Federazione Europarc di concedere all’area protetta calabro-lucana l’importante riconoscimento, valido per cinque anni.

Insieme con Pappaterra hanno preso parte all’incontro con i giornalisti il direttore dell’Ente Parco, Annibale Formica e la funzionaria dell’Ente che ha seguito l’iter della Carta, Marianna Gatto.

Pappaterra ha reso note le decisioni della commissione di valutazione che lo porteranno, l’11 dicembre, a ritirare la Carta a Bruxelles. Innanzitutto le congratulazioni per aver trovato un team politico e amministrativo e un quadro di aziende, quelle visitate dal valutatore spagnolo Josep M. Prats Santaflorentina, fortemente motivate. Certo – ha rilevato Pappaterra – il sistema va potenziato e rinnovato – ma c’è un humus su cui poter costruire ancora tanto.

Le raccomandazioni che la commissione di valutazione ha proposto al Parco riguardano il “fare rete con gli altri Parchi”. E, all’indomani della concessione della Carta, già c’è stato una prima occasione che va in tal senso.

EXPO 2015
L’incontro, svoltosi stamani (venerdì 14 novembre) con sette Parchi nazionali del Sud Italia che insieme animeranno – nei loro territori – progetti per essere protagonisti durante Expo2015.

«Il fatto di aver riunito i Parchi qui a Castrovillari – ha rimarcato Pappaterra – vuol dire continuare a dare centralità al Parco del Pollino nelle dinamiche delle aree protette a livello nazionale e, d’ora in poi, con la Carta Europea del Turismo Sostenibile anche a livello internazionale».

Altre raccomandazioni riguardano il monitoraggio di tutte le azioni previste per verificare se verranno portate a compimento. L’istituzione di un ufficio per la Carta europea, rafforzato con professionalità esterne che supporteranno quelle interne al Parco; la regolamentazione delle attività sul fiume Lao; l’accessibilità e fruibilità del Parco; la riorganizzazione dei centri visita. Pappaterra ha specificato che saranno ridotti. A fronte dei tanti centri visita non funzionanti, ve ne saranno quattro di riferimento per le diverse aree del Parco: uno a Rotonda, presso l’altra ala del Seminario di Santa Maria della Consolazione – che in un’ala già ospita la sede del Parco – appena finita di restaurare; a Castrovillari, presso Palazzo Gallo, dove sarà ubicato anche il Centro servizi; a Campotenese, dove sta sorgendo il polifunzionale progettato dall’architetto Mario Cucinella e a Senise, dove grazie all’intervento della Regione Basilicata sarà creata la grande porta del Parco a beneficio delle popolazioni e dei visitatori che accedono da nord e da est. Se le micro strutture non avranno motivo di esistere, saranno valorizzati, invece, i musei, specie quelli dell’etnia arbereshe (italo-albanese). Così come sarà ancora incentivato il turismo culturale, specie i co-eventi organizzati dal Parco e di cui l’Ente è diventato, ha detto Pappaterra, “soggetto fondante”.

La strategia alla base di tutto il processo avviato è “accompagnare gli operatori nell’ottica del turismo sostenibile”, e tutelare maggiormente le aeree di grande pregio naturalistico. Il Parco, punta, infatti, con investimenti di oltre 4,5 milioni di euro, ad acquistare terreni e boschi situati nelle terre alte del monte Pollino.

Per offrire le giuste opportunità ai comuni esclusi dal Parco, appena s’insedierà il nuovo Consiglio direttivo, ha spiegato Pappaterra, si affronterà definitivamente la questione della riperimetrazione, che dopo l’adozione del Piano per il Parco può riprendere il suo cammino.

Un grande ruolo, nella redazione del Piano d’Azione della Carta Europea del Turismo Sostenibile l’hanno avuto i forum (la dottoressa Gatto ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato), che si vorranno potenziare attraverso un più ampio coinvolgimento delle Istituzioni. Inoltre, vi sarà anche un forte investimento sulle attività immateriali, tipo il marchio del Parco, che non sarà più legato al prodotto bensì all’identità territoriale; continuerà, infine, l’impegno nella lotta agli incendi, come attestato nei giorni scorsi con la presentazione dei risultati del progetto di inclusione sociale attraverso l’avvistamento degli incendi demandato a dei detenuti della casa circondariale di Castrovillari.
fonte:http://www.cmnews.it/

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