Civita: da turismo spontaneo a sviluppo sostenibile

La Confapi Calabria 2.0 in Piazza Municipio per discutere con cittadini e operatori turistici del borgo civitese e del territorio
I veri giganti dell'economia europea sono le imprese piccole e medie, con le loro specifiche peculiarità che richiedono l'attuazione di adeguate politiche. In un territorio come quello del Pollino ed in particolare nel borgo di Civita – dove tante sono le realtà produttive di questa portata che hanno dato vita a sistemi turistici e produttivi integrati e sostenibili – arriva la Confapi Calabria per un appuntamento sullo sviluppo sostenibile. 
Piazza Municipio, nel comune arbereshe, domani 7 agosto a partire dalle ore 18.30 diventerà l’agorà del confronto con il territorio per discutere dei molte dinamiche che coinvolgono il mondo della piccola e media impresa e trovare una strada di sviluppo possibile per il bene dei territori e della comunità. Insieme al Direttore Generale Confapi Calabria, Pasquale Mazzuca, al presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli, saranno presenti Marco Zicca, presidente della filiera attività ristorative di Confapi Calabria, Enzo Filardi, presidente dell’associazione A.S.T.R.A., Francesco Altimari, direttore del dipartimento di Lingue e Scienza dell’Educazione presso l’Unical, Angela Costabile, docente di Psicologia dell’Educazione dell’Unical, Valentina Noto, responsabile organizzativa Confapi Calabria. Modererà l’incontro dibattito Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia presso l’Unical di Arcavacata. 
Nel corso del convegno Enzo Filardi ed il gruppo etnico “Ditë e re” proporranno dei frammenti di musica etnica arbereshe. 
«Nella nostra Regione – riferiva lo scorso 2 agosto il presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli - c'è poi un'attività imprenditoriale che, per la grande maggioranza, è svolta da piccoli imprenditori che sono essi stessi i primi dipendenti, spesso congiuntamente ai propri familiari, e con un massimo di 3/4 dipendenti. Estendere il provvedimento anche alle micro e piccole imprese  significherebbe, senza ombra di dubbio, dare una risposta, diretta ed immediata, alle esigenze delle famiglie il cui reddito è frutto di un’attività di piccola impresa». Il credito sociale, messo in campo dalla Regione con un fondo rotativo si potrebbe «allargare» - continuava – come «forma di prestito sociale anche alla micro e piccola impresa calabrese, per dare una boccata di ossigeno ai piccoli imprenditori».  L'idea è quella di «creare un fondo rotativo ad hoc per le micro imprese che garantisca loro sostegno economico nella misura fissata dal credito sociale ed alle medesime condizioni agevolative, sapendo tra l'altro che la BCE applica un tasso di interesse pari allo 0,15%». 

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